Senza alcun dubbio, uno dei più bei luoghi che abbia mai
visitato. E fino a non molto tempo fa, non ne ero a conoscenza. Negli ultimi
tempi, per gite di piacere, è l'ennesima volta che vengo a visitare Napoli. E
finalmente, la terza, è la volta buona per visitare il Cristo Velato. Napoli ci
ha accolto con la pioggia, che è durata quasi tutta la giornata. Arriviamo in
Via De Sanctis 19, fortunatamente non c'è fila. Acquistiamo il nostro biglietto
di ingresso e ci dirigiamo verso l'ingresso, dove prendiamo l'audio guida. Devo
dire molto utile, la quale ha spiegato molto bene tutto ciò che si trova all'interno
del Museo, con particolare cura nei confronti del CristoVelato. Ma andiamo con
ordine. Questo gioiello dell'arte barocca, coniuga bellezza e mistero, creando
un'atmosfera unica. Fu fondato alla fine del Cinquecento da Giovan Francesco di
Sangro, ma soltanto fra il 1740 e il 1770 vide la luce l'affascinante progetto
, grazie a Raimondo di Sangro, settimo principe di San Severo. Il principe volle realizzare un mausoleo
nobiliare, in cui risultasse evidente la sua personalità di mecenate,
letterato, editore e Gran Maestro della Massonerai del regno di Napoli. Nel
1749 vide la luce la prima opera voluta dal principe, cioè la Gloria del
Paradiso, la quale si trova sulla volta. I colori di questa decorazione furono
inventati proprio dallo stesso Raimondo
di Sangro. Tra le altre opere in
visione, troviamo la Pudicizia e il Disinganno, , la prima ad opera di Antonio
Corradini, la seconda di Francesco Queirolo. Le Macchine Anatomiche di
Giuseppe Salerno, donano alla Cappella Sansevero quella dose di enigma, che
rendono la struttura uno dei più monumenti che l'ingegno umano abbia mai
concepito. Considerazioni a parte merita l'opera di richiamo per la maggior
parte dei turisti, cioè il Cristo Velato. E' un'opera talmente bella, che il Canova scrisse, che pur di appropriarsi del
Cristo, avrebbe rinunciato volentieri a dieci anni della sua vita. E' grazie a
Giuseppe Sanmartino che l'opera vide la luce, ma probabilmente, è grazie ai
poteri esoterici del Principe Raimondo di Sangro, che il velo, pur essendo di
marmo, sembra quasi vero, soffice e delicato. Infatti un liquido di sua
invenzione aveva la capacità di solidificare tessuti e anche organi del corpo.
Il museo è visitabile tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 09 alle 19.