lunedì 20 gennaio 2025

Tozzo Strit Food - Via delle Sette Chiese 72 - 00145 Roma

E' la giornata dedicata al trekking cittadino. Però bisogna avere una meta precisa di arrivo, in quanto la partenza è in zona San Pietro. Mi piace leggere di apertura di nuovi locali, di cucina romana e di sfizi e street food. Ricordo di aver letto su Puntarella Rossa  di un nuovo locale in zona Garbatella, che del maritozzo romano, per cui con impasto dolce, ma con condimento salato, ha fatto il suo punto di forza, insieme ai supplì. Sto parlando di Tozzo Strit Food. Mi ha talmente incuriosito tutto questo, che appena lo ho proposto agli altri , è stato subito accolto con successo. Anche la piccola Lulù, la cagnolina mascotte del gruppo, ha aderito volentieri. La camminata ci ha permesso di vedere scorci di roma che avevamo dimenticato. Dal Gianicola a Trastevere, passando per Testaccio , Ostiense e poi arrivare a Garbatella, precisamente inVia delle Sette Chiese 72. Alla fine i chilometri sola andata sono 6 e mezzo. E allora ce lo meritiamo un bel maritozzo. Arriviamo e il titolare ci fa accomodare. Mette una musica in sottofondo fantastica, passando dai Pink Floid  a Freddie Mercury. Ma torniano a noi e al menù che sprigiona interesse, 

buon gusto e tante belle sensazioni.  Ci prendiamo qualche minuto per scegliere. Nel frattempo ci viene suggerito un fuori menù molto interessante. La lasagna ajo, ojo e peperoncino in bianco. Alfredo non ha dubbi, la sceglie subito. Ma tra i fuori menù c'è, soprattutto per me, il maritozzo con la trippa.  Non posso lasciarmelo sfuggire, come quello con la picchiapò. E in più ci aggiungo un supplì alla carbonara. Alfredo aggiunge alla lasagna un supplì cacio e pepe, mentre Franchino opta per un maritozzo burratina e alici del cantabrico e in più un hamburger, detto l'Americano. Tutte queste prelibatezze salate, le abbiamo accompagnate con una Fireball, cioè una birra artigianale rossa con retrogusto affumicato e da una chiara alla spina. Ma tornando ai miei maritozzi, devo dire che sono rimasto sbalordito dalla loro bontà. Certo quello con la trippa è il top, è la conferma che Dio esiste. Ho assaggiato anhe la lasagna e Alfredo ha fatto più che bene a prenderla, stupenda. Ma tutto è stato ottimo e ora passiamo ai dolci, a cui Alfredo e io volevamo rimnunciare, ma si sa quando Franchino è presente... Per cui noi due ci siamo divisi il tiramitozzo, mentre lui, da solo, ha scelto il maritozzo con panna, nutella e tavoletta di kinder sopra. Una bomba calorica eccezionale.Quando abbiamo detto al titolare da dove venivamo a piedi è rimasto sbalordito. Qui si fa anche l'aperitozzo,. per cui a breve proveremo anche questo. Tra non molto  saremo di nuovo qui, magari stavolta ci avviciniamo  con la macchina o con i mezzi pubblici.

martedì 14 gennaio 2025

Taverna Mari - Via Piave 29 - 00046 Grottaferrata - (Roma)

E' il 17 Dicembre 2024, corre l'obbligo di organizzare cenetta per festeggiare l'arrivo del santo natale. Logicamente sempre i quattro di Spalato. La location la facciamo scegliere a Roberto, in quanto unico di noi che abita ai castelli romani e dato che ogni volta si sorbisce non pochi chilometri per le nostre cenette, questa volta  siamo noi cittadini che andiamo da lui. Arriviamo in perfetto orario, nonostante che alla guida ci sia Alfredo. Abbiamo sbagliato qualche strada nonostante maps e nonostante che al suo fianco ci fosse Franco come guida vocale. Ma nei giorni successivi ho avuto modo di capire che il problema era il vocale, anche io ho avuto modo di incappare in lui. Torniamo alla serata a Grottaferrata alla Taverna Mari. Parcheggiamo l'auto nel garage del locale. Entriamo e si sente subito quel caldo sapore di cose buone, quel capire che la serata sarà di quelle che difficilmente dimenticherai. Il nostro tavolo è pronto e dopo qualche secondo, arriva Fabrizio, il titolare, nonché amico di Roberto e colui che ha  officiato le sue nozze con Federica. Fabrizio è un personaggio molto alla mano e diffonde simpatia. Ci spiega alla grande il menù e elenca anche i piatti che Roberto non può mangiare causa presenza della cipolla, erba cipollina, porro, ecce ecc. Ma iniziamo dagli antipasti e fra tutti uno ha colpito i miei ricordi e il mio palato, la polpetta di bollito. E' stato qualcosa di imbarazzante per quanto era buona. E allora, partendo da questo, alcuni  giorni dopo, insieme a Carla le abbiamo preparate. Tornando alla cena abbiamo proseguito con uovo strapazzato al tartufo, burrata con alici e salumi vari. Il tutto è stato deciso di accompagnarlo con un  rosso regionale, cioè un Cesanese del Piglio De' Notari, della cantina Nobis. Una piccola pausa di riflessione e arriva un primo strepitoso, maltagliati con broccoli romani, guanciale del norcino e briciole di pane. Ne abbiamo presa mezza porzione a testa, in quanto siamo andati anche sul secondo. Anche per i secondi Alfredo e il sottoscritto hanno smezzato un singolo piatto, mentre gli altri due non hanno avuto minimamente  questa idea. Allora noi abbiamo preso la guancia al cesanese, mentre Franco è andato sulla faraona alla cacciatora e Roberto ha scelto i fagottini di vitella ripieni di formaggio e carciofi. Nel frattempo è arrivata la seconda bottiglia, non abbiamo cambiato tipo di vino. Che bella sensazione di benessere. Mangiare benissimo non è cosa facile, ma qui ci si riesce molto bene. Ma dobbiamo ancora arrivare al dolce. Anche qui Alfredo ed io smezziamo, gli altri due hanno fatto  come per i secondi. Crema catalana per Roberto, sbriciola per Franco e noi ci dividiamo la torta alle rape rosse con colata di cioccolata fondente. Caffè solo per Roberto.  Una serata bellissima e buonissima. Ed un dato per me fondamentale, cioè l'aver digerito il tutto senza aver avuto alcun problema al riguardo. Segno di una cucina con prodotti di qualità  e con personale molto capace. Sicuramente ci sarà una prossima volta.

venerdì 10 gennaio 2025

Basilica di Santa Maria sopra Minerva - Piazza della Minerva 42 - 00186 Roma

 

E' il giorno della Befana o Epifania, che dir si voglia. Il meteo a Roma è stupendo. Rimanere a casa è delittuoso, così decidiamo di fare una bella passeggiata per le vie della capitale. Alla fine della giornata saranno 15 chilometri complessivi a piedi. Con la metro arriviamo a Piazza della Repubblica, per vedere la piazza rimessa a nuovo davanti al Planetario. Rapida visita ai negozi dentro la Stazione Termini e poi Via Nazionale. .A quel punto prendiamo direzione Pantheon, il cuore della città è proprio da quelle parti. Appuntamento con i Franchetti, caffè al volo alla Tazza d'Oro e iniziamo l'avvicinamento ad una delle più belle chiese di Roma, la Basilica di Santa Maria sopra Minerva, detta anche la Basilica dell'Elefante, a causa  dell'obelisco sorretto da una scultura di elefante. Detto obelisco è opera del Bernini. Il sopra Minerva, deriva dal fatto che la basilica è stata edificata in un'area dedicata alla dea Minerva. La basilica è stata costruita nel XIII° ad opera dei Frati Domenicani ed è una delle poche con struttura gotica. L'esterno, molto semplice, non lascia presagire il tripudio di sensazioni , colori, vetrate e colonne che attendono il visitatore. Sono sicuro che la maggior parte delle persone, non sanno che qui è sepolta Santa Caterina da Siena. E' posta sotto l'altare maggiore ed attira molti pellegrini. La  gente  riempie la sua tomba di bigliettini per ringraziare e chiedere qualche intercessione particolare. Il Cristo Redentore, detto anche della Minerva, è presente all'interno della Basilica, scultura ad opera di Michelangelo. Da non dimenticare che qui si trovano le spoglie del Beato Angelico, proclamato nel 1984  "Patrono universale degli Artisti". Il suo vero nome era Guido di Pietro, conosciuto poi come Giovanni da Fiesole e infine Beato Angelico. Nacque alla fine del 1300 a Vicchio di Mugello. Nel 1418 prese i voti con il nome di Giovanni. Aderì alla corrente dei Domenicani osservanti, che professava  povertà assoluta e ascetismo. Morì a Roma nel 1455 all'interno del Monastero di  Santa Maria sopra Minerva. Già a quei tempi era chiamato Beato Angelico, anche se soltanto nel 1982 arrivò la beatificazione grazie a Papa Giovanni Paolo II°. Prendetevi tutto il tempo che potete per visitarla, perché è qualcosa che vi rimarrà negli occhi e nel vostro animo. La maestosità delle colonne  e i colori delle volte, vi lasceranno a bocca aperta. E qui ho riportato solo le figure più importanti, ma al suo interno si respira profondamente   spiritualità e la cultura. E non di rado vi potreste trovare ad assistere a concerti  e celebrazioni liturgiche. Insomma Roma  regala oltre agli Oratori del Celio, anche questa stupenda basilica. E non solo......

Museo Cappella San Severo - Via Francesco de Sanctis 19/21 - 80134 Napoli

  Senza alcun dubbio, uno dei più bei luoghi che abbia mai visitato. E fino a non molto tempo fa, non ne ero a conoscenza. Negli ultimi temp...