venerdì 29 novembre 2024

Apartamento El Olivo - Calle Virgen del Socorro 54 - Portal 2/2E - 03002 Alicante - Spagna

Quando ho prenotato questo appartamento, non ho avuto alcun dubbio. A differenza invece di quello di Spalato, dove ho deciso dopo tre prenotazioni. Arriviamo ad Alicante e grazie alle indicazioni dell'host, Loic Bord arriviamo poco prima delle 20 al nostro indirizzo. Infatti prendiamo il pullman C6 e scendiamo alla fermata Mercato El Sabio, il Mercato Centrale di Alicante. Da li ci sono voluti circa 20 minuti di camminata. Le indicazioni per entrare nella nostra dimora sono state più che esaustive, anche grazie alle foto che ha mandato su booking Loic. Arriviamo al secondo piano e con estrema facilità riusciamo a venire  in possesso della chiave, in realtà erano due, per poter entrare nell'appartamento. E che appartamento, bellissimo. Troviamo tutte le luci accese. Il salone ti accoglie con calore, il divano con la poltrona sono molto comodi. Ma il nostro primo pensiero è per il bagno, sia per vedere il livello di igiene, ma, soprattutto, per le necessità che incombono. Un bagno si trova all'interno di una delle due camere da letto, il secondo è fuori, ma attiguo. Entrambi sono dotati di doccia e sono pulitissimi. Gli asciugamani sono presenti sia per la doccia, più grandi, sia medi che piccoli per il
resto. Al mattino dopo scopriremo anche la validità dei materassi, veramente comodi. Un riposo molto gradito. Nel tavolo del salone c'era anche una bottiglia di vino rosso come dono da degustare, ma non abbiamo avuto l'opportunità di assaggiarlo. La cucina era dotata di tutto quello che doveva esserci per essere al top. Microonde, macchina del caffè dolcegusto, con capsule presenti. La stoviglie, i bicchieri, i piatti, tutto pulito. E da non dimenticare una cosa molto importante, l'appartamento è dotato di un depuratore di acqua, per cui il pensiero di comprare acqua non c'è (vero Carla?). Logisticamente ci troviamo in una zona servita molto bene dai servizi pubblici, ad appena cinque
minuti troviamo sia autobus che fermata treno e metrotram. Ci sono sia supermercati che locali per mangiare e fare colazione. Postiguet è praticamente dietro l'angolo, per cui se vuoi fare una passeggiata sulla spiaggia basta camminare un paio di minuti. Tornando ai bagni , le docce erano molto grandi e senza alcun problema di poca potenza dell'acqua calda. Sia nel salone, che nella nostra camera da letto era presente una pianta di olivo, logicamente finta, per cui da qui il nome. Per ciò che concerne il check in, Loic è stato veramente gentile, abbiamo potuto lasciare i bagagli nel salone oltre l'orario. Il contatto con lui, tramite messaggistica, è stato sempre molto veloce e cordiale. Per il ritorno all'aeroporto, abbiamo preso il pullman C6, dalla fermata Marq - Castillo, che si trova a cinque minuti dall'appartamento. Costo del biglietto 4 euro e 50 centesimi e si può acquistare direttamente dall'autista. Invece il costo per tre giorni di El Olivo, è stato di 400 euro, insomma alla fine meno di 70 euro a coppia  a notte. Non so se tornerò, ma se un giorno mi troverò a passare da queste parti, El Olivo sarà la mia prima scelta. E complimenti ancora a Loic Bord.

martedì 26 novembre 2024

Tre giorni ad Alicante e dintorni - Novembre 2024

Prenotiamo a luglio 2024, per la prima volta con Wizzair. Prezzi molto interessanti, per due persone andata e ritorno da Fiumicino, con un trolley e un bagaglio da riporre sotto il sedile, abbiamo speso 180 euro. Partenza un pò in ritardo, arriviamo con circa 30 minuti di ritardo ad Alicante, verso le 18. E' già buio, per cui cerchiamo di arrivare il prima possibile al nostro appartamento, che meriterà un post a parte, in quanto il soggiorno è stato eccellente, Apartament El Olivo. Arriviamo verso le 19.30 dopo aver preso il pullman C6 dal lato partenze dell'aeroporto. Costo del biglietto 4,50 €. Scesi dal pullman, fermata Mercato El Sabio,   poi ci sono voluti circa 20 minuti di camminata, per
arrivare all'Appartamento El Olivo. Anche se la fermata migliore è la successiva, cioè Marq- Castillo, a soli 10 minuti a piedi ed in discesa. Comunque arriviamo anche affamati e la fortuna vuole che vicino all'appartamento ci sia un bel ristorante argentino, La Estancia-Carne a la brasa. Personale veramente gentile. Abbiamo preso le costine di maiale con salsa barbeque e un pezzo di manzo cotto a bassa temperatura. Le costine hanno vinto, molto più saporite. Il tutto accompagnato da un rosso di Alicante, Murviedro Sercis Cepas Viejas Monasterll 2019. Buoni i dolci e il prezzo ci stava tutto, poco più di 35 € a testa. Ci voleva una bella dormita per riprendersi dalla giornata appena trascorsa e così è stato. Letto veramente comodo. La colazione decidiamo di farla in un localino proprio sotto di noi, Dulce Raval - Pan y cafè. C'è dolce e salato, ma alla fine prendiamo solo cose dolci. Io opto per il caffè il resto del gruppo va di cappuccino. Da questo momento in poi inizia la nostra conoscenza con Alicante. Iniziamo subito con il suo lungomare, cioè El Postiguet, che arriva fino al centro della città. Oggi la giornata è un pò nuvolosa, però si vedono tante
persone passeggiare e partecipare a lezioni di yoga e partite di beach volley.  La prima tappa è l'ufficio turistico, da li ci danno informazioni su cosa vedere intorno ad Alicante, alla fine opteremo per Elche. Dopo un pò di cammino arriviamo al negozio simbolo, per noi, della Spagna, cioè Ale Hop. Carla ci passerebbe delle ore li dentro, ma devo dire che anche Francesca è rimasta piacevolmente colpita. La rambla ci accoglie con i suoi rumori, ma poi dirottiamo la nostra camminata verso Carrer de Sant Francesc. Qui ci sono delle statue che rappresentano funghi e funghi con insetti. Poi ci dirigiamo verso il Mercado Central, ove avevamo in mente di mangiare qualcosa per pranzo, ma posti per mangiare ce ne erano pochi e tutti molto affollati. Cosi riprendiamo la nostra camminata, non senza aver fotografato il monumento in ricordo del bombardamento avvenuto il 25 maggio 1938 da parte dell'aviazione italiana. E' composto da nove quadrati, come i nove aerei che sorvolarono la città,  novanta linee come il numero delle bombe che caddero sul mercato e trecentotredici
punti come il numero delle vittime.  Il pranzo incombe, così ci fermiamo presso Casa Mary, dove mangiamo una buona paella con una caraffa di sangria. Diciotto euro a testa e il pranzo è servito. Ritorno a casa per un breve riposicchio e poi di buona lena verso il Castello di Santa Barbara. Arriviamo in cima a piedi, ma poi scenderemo con l'ascensore. La veduta dal monte Benacantil è eccellente. Dopotutto  166 metri non sono pochi. Inizia il tramonto e a breve sarà buio. Ci dirigiamo verso il lato del casinò, li vicino il porto ci permette di passeggiare senza avere il problema del rumore delle auto che sfrecciano veloci. Per la cena ci siamo cautelati prenotando alla Taberna Iberica, è sabato ed è meglio non correre rischi. La scelta è stata ottima, tanto che ci ritorneremo  anche la sera successiva. Iniziamo con il pane caldo con il pomodoro, poi ci portano un antipasto offerto da loro a base di pesce. Da bere un rosso Ramon Bilbao crianza Rioja, molto buono. Proseguiamo con un piatti di Jamon y Queso, cioè prosciutto e formaggi locali e delle tapas di friggitelli, ma molto piccoli. E poi costillas de cordero, cioè
cotoletta alla scottadito e il morteruelo, uno stufato di carne che viene poi ridotto in una crema. Qui poi gli ingredienti variano a seconda della zona. Non prendiamo il dolce in quanto nel pomeriggio abbiamo acquistato il torrone di Alicante e una bottiglia di rhum. Il giorno successivo scendiamo per la colazione al forno sotto l'appartamento, ma con nostro disappunto era chiuso, nonostante il cartello degli orari lo desse aperto. Allora iniziamo a camminare nella speranza di trovare qualcosa aperto, dato che è domenica. Pochi metri e troviamo El Mirador, che si trova su un piano terrazzato con vista sul mare. Colazione ottima e pronti per i nostri chilometri giornalieri, ieri sono stai circa 19. Prendiamo l'autobus n.22 e ci dirigiamo verso la stazione centrale di Alicante.
Da li prendiamo il treno e in trenta minuti siamo ad Elche, precisamente fermata Elx-Parc. Iniziamo la passeggiata visitando la cittadina. E' un piccolo centro con cose veramente interessanti. Oltre alla Basilica di Santa Maria, troviamo il  Palazzo di Altamira e la Torre de la Calaforra. E per il momento aspettiamo di visitare il giardino  Huerta del Cura, dove si trova il palmeto imperiale, prima un piccolo  spuntino è d'obbligo. E qui ci fermiamo proprio nelle vicinanza del giardino, presso il Restaurante La Taronja. I camerieri sono molto giovani e preparati. Insalatone molto interessanti e tanta cordialità. alla fine 18 euro a testa ce la siamo cavata. Riusciamo ad entrare per la visita al giardino una mezz'ora prima dell'ultimo orario di entrata. Tanto verde, come un pò in tutta la località. palme molto alte e secolari. Ci sono molti zampilli di aacqua, con i germani reali che la fanno da padrone. Ed a un certo punto arriva lui, con tutta la sua maestosità, cioè La palmera imperial. Deve il suo nome alla Principessa Sissi, imperatrice d'Austria, la quale si innamorò del giardino e a lei il Cappellano Castano dedicò proprio quella palmera. Al suo interno  si  trovano circa 500 palme. E con nostro stupore arrivano anche i pavoni.
Erano quattro, di cui due totalmente bianchi. Senza dimenticare la presenza della Dama di Elche, il cui busto originale si trova nel Museo Nazionale Archeologico di Madrid. Usciamo e continuiamo a camminare tra palme e tanto verde. Passeggiamo lungo le sponde del fiume Vinalopo, fortunatamente al fresco, in quanto anche se siamo a novembre, la temperatura è elevata. Pian piano torniamo alla stazione di Elx-Parc, ma il primo treno disponibile per Alicante passa tra più di un'ora, cosi optiamo per il pullman che parte poco distante da li, dalla stazione dei bus. Torniamo all'appartamento verso le ore 18. Decidiamo di riposarci e andare poi direttamente alla Taberna Iberica, che si trova a dieci minuti a piedi da dove siamo noi. Stasera andiamo di paella o arroz de marisco. Il tutto accompagnato da una bottiglia di Monopole Verdejo, tranne che per Carla che ha optato per una coppa di sangria. Cena eccellente come la sera precedente. Domani si torna a Roma, ma prima c'è ancora qualcosa da fare, bisogna godersi il sole e il mare della Spagna per qualche ora. Mattina successiva splendida colazione sempre
a El Mirador, anzi saremo li anche per un pranzetto veloce. Si sta talmente bene al sole e al fresco del mare. Però la sera prima Franchino aveva notato che una parte del Barrio Santa Cruz  l'avevamo saltata, cosi copriamo al volo questa mancanza. Fortunatamente alla tazza della città di Alicante di Starbucks, per la nostra collezione,  avevo pensato il giorno precedente, così siamo liberi di fare una passeggiata lungomare. La spiaggia è piena di gente che prende il sole, chi ne approfitta per leggere un libro, chi disputa una partita di pallone, insomma c'è tanta vitalità. Dopo aver sorseggiato sulla spiaggia  il peggior caffè di questi giorni ad Alicante, prendiamo i bagagli e sempre con il C6 di dirigiamo verso il piano partenze dell'aeroporto. Il volo partirà in orario, tranquillo come all'andata. E' stato un bel modo di staccare la spina qualche giorno e, al di là del luogo, la differenze la fa la compagnia e con i Franchetti è sempre al top.

martedì 19 novembre 2024

Mostar - Bosnia-Erzegovina - Ottobre 2024

Quando ho proposto  agli altri Spalato, la risposta è stata subito positiva. Poi con soli 45 minuti di volo da Fiumicino, Franco ha toccato il cielo con un dito. Ho iniziato a vedere il tempo che occorreva per visitare Spalato e quanto ne avevamo noi a disposizione. In realtà avevamo tre giorni pieni, dato che che siamo arrivati la mattina abbastanza presto e la partenza dl terzo giorno era di sera. Per cui il giorno intermedio lo potevamo dedicare a qualcosa nelle vicinanze o comunque a ad un luogo che avrebbe acceso in noi la scintilla dell'attenzione e, successivamente in loco, dell'emozione. La scelta è caduta su Mostar, con una guerra terminata appena 30 anni prima. Alfredo ci raccomanda di staccare internet dai cellulari, in quanto in Bosnia si applicano dei costi molto elevati per la connessione  a internet. La presenza di muri è qualcosa di fastidioso, come rivedere dopo tanti anni la dogana, in uscita dalla Croazia e per entrare in Bosnia. E' qualcosa di obsoleto, che non ha nulla a che vedere con la pace tra i popoli. Il paesaggio tra il passaggio ai controlli e la città di Mostar è praticamente un viaggio senza incontrare quasi nulla. Qualche macchina ma zero piccoli centri abitati.
Avvicinandoci al centro per trovare un parcheggio, vediamo i buchi dei colpi delle mitragliatrici ben visibili tra le mura delle case. Alcune di loro ancora non sono abitabili. Per il parcheggio ce la caviamo con 10  euro. Mostar è una città segnata dalla divisione, è una guerra tra coloro che una volta erano amici e poi si sono trovati su sponde opposte. Il Ponte di Mostar, è il simbolo di tutto questo. Il 9 novembre del 1993 i croati, ex amici del bosniaci mussulmani e uniti contro la Serbia, bombardano e distruggono il ponte vecchio, Stari Most. Non ha una grande importanza dal punto di vista militare, ma lo ha dal punto di vista psicologico nella popolazione bosniaca. Il ponte è
divisione tra mussulmani e croati ed è l'emblema di tutto questo. Dopo aver parcheggiato, ci dirigiamo verso il mercato che si sviluppa lungo il fiume e nelle immediatezze del ponte. Le vie del mercato sono affollate, c'è un pò di tutto, ma la cosa che va per la maggiore è il  cachemire. Alla fine Roberto ed io acquistiamo degli scialli di cachemire. Camminando arriviamo davanti alla Moschea Koski Mehmed Pasa. Vediamo la fontana delle abluzioni e decidiamo anche di entrare. Gli interni sono semplici ma di gran impatto. Nel mentre Alfredo ed io decidiamo di salire sulla cima del  minareto tramite la strettissima scala a chiocciola. Il panorama è stupendo. E saliamo proprio nel
momento in cui il muezzin lancia la chiamata alla preghiera. Ci troviamo sotto gli altoparlanti e tutta la città può ascoltare. Con molta fatica arriva anche Roberto ad affacciarsi in cima , mentre Franco non ci ha proprio pensato a salire. E' quasi ora di pranzo, la cucina bosniaca ci aspetta. Ci troviamo nella  parte sinistra del fiume Neretva, vediamo nella sponda opposta, una serie di locali e uno in particolare ci colpisce. Ecco proprio li siamo andati, al Restoran Babilon. Abbiamo assaggiato dei piatti molto semplici a base di pesce, ma saporiti. E accompagnati da birre locali. E mentre eravamo li  abbiamo visto in diretta il salto dal ponte nell'acqua del fiume, da parte di alcuni ragazzi. Ovviamente fanno tutto ciò, anche un pò troppo romanzato, dietro compenso. Il ponte è oggi Patrimonio Mondiale dell'Unesco ed è stato ricostruito nel 2004. Finisce con una breve passeggiata la nostra visita a Mostar. Ho visto visi e volti provati da una guerra ancora troppo vicina. Non sono riuscito a percepire quel senso di pace che, nelle intenzioni di chi a ricostruito il ponte, era forse la cosa più importante. Per finire la giornata, prima di rientrare al nostro appartamento a  Spalato, ci fermiamo a Medjugorje. Forse meriterebbe un post a parte, chissà....

sabato 9 novembre 2024

Appartamento Fortuna - 17 Ulica Josipa - 21000 Spalato (Split) - Croazia

Arriviamo a Spalato in perfetto orario. Ore 9.45 dell'otto ottobre 2024. Ma perché siamo finiti quà? semplice, i solti quattro stanno festeggiando la nuova vita in pensione di Franchino. E' un viaggio premio, mettiamola cosi. I quattro oltre il sottoscritto e Franco, sono Alfredo e Roberto. La scelta dell'appartamento è stata mia, dopo estenuante ricerca e dopo aver cancellato due precedenti location. Soddisfatti della scelta? Direi proprio di si. Ma torniamo all'aeroporto, dove prendiamo l'auto a noleggio. Serve perché l'appartamento è leggermente fuori dal centro di Spalato e perché abbiamo intenzione anche di andare a visitare Mostar. Le precedenti
comunicazioni con l'host sono state ottime. E se il buongiorno si vede dal mattino, la soluzione abitativa in cui andremo a dormire per due notti, sarà eccellente. Il check in era previsto per il pomeriggio, ma fortunatamente, dietro mia richiesta, lo abbiamo ottenuto per le ore 11. In circa mezz'ora arriviamo all'indirizzo, è una zona con molte nuove costruzioni. Facciamo un pò di fatica a capire dove è l'ingresso, ma alla fine riusciamo a capirlo e anche il posto auto nel garage è nostro. Ci troviamo al quinto piano di un palazzo con ampi spazi. Seguendo le istruzioni inviate via mail, saliamo prima Alfredo ed io. Apriamo l'appartamento, un attico molto bello. Ma è solo uno sguardo veloce, in attesa di andare a prendere il resto del gruppo. Cinque piani a piedi non sono pochi, ma tra chi vuole mantenere la linea e  chi soffre di claustrofobia, alla fine quello che lo usa sempre per salire sono solo io. appena entrati, abbiamo inviato copia dei nostri documenti di identità, via mail,  al proprietario. Ricognizione dell'appartamento piacevole e con conferme ulteriori sulla bontà del locale. C'era una stanza da letto con letto matrimoniale, che è stata assegnata d'imperio
al festeggiato. Poi c'era un'altra stanza con letto singolo e letto a castello. Qui hanno dormito Roberto e Alfredo. Dovevo dormirci anche io, ma c'era Roberto, che  emetteva un suono alquanto rumoroso e fastidioso, praticamente sembrava una sega intenta a tagliare un tronco di un albero secolare. Per questo io ho optato per il divano che si trovava nell'ampio  salone che poi terminava su un terrazzo molto grande e con lettini e sedie. Ho scelto questo appartamento anche per il numero dei bagni, infatti due per quattro persone sono andati più che bene. Proprio sotto troviamo un piccolo supermercato che ci è servito per acquistare le cose per la colazione. A dire la verità anche per la cena

del secondo giorno da ritorno da Mostar, eravamo stanchi e non ci andava di uscire di nuovo con la macchina. Quella sera lo chef Roberto si è esibito in un ottimo spaghetto al burro, forse serviva un pò di parmigiano in più, ma Alfredo ha ritenuto congrua la quantità di 60 grammi di formaggio grattugiato per quattro persone. Tornando alla colazione abbiamo trovato la macchina per il cappuccino espresso e un frigorifero fornito di acqua e lattine di coca cola. Pulizia top e acqua calda sempre in abbondanza per la doccia. Una piccolo neo è che abbiamo scoperto che l'interruttore per accendere la caldaia non era facile da individuare. Ma solo una piccola cosa in confronto alla morbidezza degli asciugamani e alla presenza capillare di bicchiere, posate, tagliere e pentole. Possiamo solamente dire che questo appartamento è spazioso, pulito e perfetto per il numero di persone che eravamo. In più si può dire che una famiglia  fino a sei persone alloggia stupendamente qui. Non so se ritornerò un giorno a Spalato, ma sicuramente Appartamento Fortuna sarà di sicuro la mia prima scelta. Ultima annotazione, molto importante. Il costo è stato di 184 euro per due notti, cioè 46 euro a testa. Spettacolare.

 

lunedì 4 novembre 2024

La Francia 2024 - Tolosa

Arriviamo al nostro albergo a Tolosa, si tratta del The Social Hub,  in pratica è  una residenza, con anche stanze di albergo, per ragazzi stranieri che vengono a studiare all'università di Tolosa. Una sorta di Erasmus. Per cui tanta gioventù e un ambiente molto allegro. Stanze piccole ma comode. La Garonna, il fiume di Tolosa, è qualcosa di imprescindibile per chi decide di visitare la città. Il lungofiume è pieno di locali e di persone che stazionano a bere e suonare. Abbiamo anche assistito ad un paio di personaggi che si sono tuffati, ma

non sono assolutamente da emulare. La visita della città è piacevole, anche se parecchie visite le abbiamo dovute rimandare ai giorni successivi, in quanto alle 18.30 chiudono le maggiori attrazioni. Per la cena , dopo un pò di titubanza per alcuni locali, dovuta anche alla stanchezza, decidiamo di mangiare da Chez Jazz, cucina popolare. Il titolare, ha impiegato circa 15 minuti per spiegarci tutti i piatti del menù. Pietanze molto semplici e con prezzi popolari. Unica nota stonata il prezzo del vino della casa, cioè 19 euro per un litro. Domani riconsegna della auto che abbiamo noleggiato, con visita in due piccole località nei dintorni. Precisamente Carbonne e Rieux-Volvestre. La seconda più interessante della prima e proprio qui ci siamo fermati
per pranzo. E' abitato da circa 2500 anime e si trova nella parte dell'alta Garonna. La Cattedrale della Natività di Maria, dall'alto delle sue torri di avvistamento, svetta su tutta la cittadina. Entriamo nell'Ufficio del Turismo del luogo e ci danno anche indicazione dove mangiare. Presso il vecchio mercato coperto, attiguo c'è un piccolo ristorante che prepara piatti con prodotti del luogo. La titolare del locale Epicerie d'Art Gemma Colors, abbastanza avanti con l'età, con dovizia di particolari, ci spiega i piatti del menù, anche se, parlando a voce bassa e solo in lingua natia, la comprensione è stata abbastanza complicata. Anche qui le foto ai cartelli con il nome delle località da visitare, sono state le nostra croce. Pomeriggio rientro a Tolosa e riconsegna dell'auto presso la stazione Centrale. Dopo un paio di infrazioni da parte dell'autista, cioè Franchino, riusciamo nell'impresa. Ad oggi ancora nessuna multa al riguardo è arrivata, meno male. Cena in un piccolo locale vicino al centro, La Gouaille. Piatti della tradizione e cassoulet veramente buona, forse la migliore in assoluto. Il tutto accompagnato da Domaine de Cabrol, rosso molto interessante. Domani intera giornata dedicata a Tolosa. Colazione sempre presso L'Atelier du Pain, buoni
croissant e discreto caffè e cappuccino. Ci addentriamo nei vicoli di Tolosa e nelle sue chiese. La Cattedrale di Santo Stefano , fra queste, è sicuramente la più importante. A piccoli pasi ci avviciniamo al Marchè Vicotor Hugò, il più importante mercato della città. Pensavamo di mangiare un boccone all'interno, nei locali posti al piano superiore, ma non ci hanno colpito. Così dirottiamo le nostre membra, in un locale li vicino, cioè L'Aloulette. Pranzo a prezzo fisso e piatti buoni. Molto gentile anche il personale. Dopo un breve ritorno in albergo e un

piccolo riposicchio, ci spostiamo verso il Capitole, cioè il Campidoglio, sede del Municipio e dell'omonimo teatro. Al suo interno, visitabile dalle 8.030 alle 18, troviamo molti affreschi di grandi dimensioni, soprattutto nella Sala Gervais e nella Sala Henri-Martin. Molto interessante anche la sala sede del consiglio comunale. La piazza antistante è piena di locali ed è vissuta dai cittadini con grande partecipazione. Continuiamo  la nostra camminata per la città, ma ad un certo punto la voglia di spritz prende corpo, cosi ci fermiamo in un localino un pò appartato, sempre in zona lungofiume, Little Big. Ma di spritz non c'è sentore, cosi con Franchino optiamo per un moscow mule. Troppo forte il sapore dello zenzero. Ma l'atmosfera era talmente bella e rilassante che me lo
sono goduto nonostante lo zenzero.  L'ultima sera non potevamo chiuderla se non presso la Maison du Cassoulet. Me ne sarei potuta mangiare fino allo sfinimento, ma ci tornerò per mangiarla nuovamente. I migliori dolci della vacanza li abbiamo mangiati questa sera. Salutiamo Tolosa nella sua oscurità, sicuramente la più bella delle tre città visitate. Domani sveglia e colazione al solito posto e con tutta calma, con il taxi prenotato dai ragazzi dell'albergo (costo 40 euro), ci dirigeremo verso l'aeroporto. La partenza avverrà in ritardo, in quanto l'aereo partito da Roma, a causa di incendi, non potrà partire in orario. Proprio a causa del fumo , l'aeroporto di Fiumicno, avrà soltanto una pista utilizzabile. Abbiamo sorvolato Roma per parecchio tempo, prima di atterrare. Jacopo e Davide, i nostri autisti, ci aspettano all'uscita. La vacanza è terminata, ma come ogni volta, ti rimane sempre qualcosa di bello dentro e, soprattutto, la voglia di conoscere nuovi posti e nuovi sapori. E poi, la compagnia giusta, è la base di tutto questo.

Museo Cappella San Severo - Via Francesco de Sanctis 19/21 - 80134 Napoli

  Senza alcun dubbio, uno dei più bei luoghi che abbia mai visitato. E fino a non molto tempo fa, non ne ero a conoscenza. Negli ultimi temp...